Siamo una trentina di ex allievi della Formazione all’Impegno Sociale e Politico della Diocesi. Nell’Anno 1999 abbiamo costituito il “Gruppo Culturale Vinicio Dalla Vecchia” con l’intento di continuare l’esperienza formativa maturata e con il proposito di promuovere sul territorio e in ambito parrocchiale sensibilità, competenza sociale e politica dei Cristiani.
La nostra attenzione si è focalizzata in particolare sulle politiche sociali, vista la loro rilevanza sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. Attraverso ricerche, acquisizione di materiale ed approfondimenti delle tematiche, abbiamo raggiunto gli obiettivi:
- momenti di confronto tra comunità parrocchiale ed ente locale sulle politiche familiari e sui bilanci comunali;
- dialogo tra cristiani di diversa sensibilità politica per consentire al di là di schieramenti un comune impegno sociale;
- progettazione di un “Osservatorio permanente” sulle scelte politiche e sociali dell’Amministrazione comunale e/o provinciale di residenza dei singoli appartenenti al gruppo.
Le attività svolte
– Predisposizione di una “Scheda” sulle Politiche Sociali per la Famiglia
Oltre a riferimenti alla dottrina sociale della Chiesa e a riferimenti legislativi, contiene dei “suggerimenti” per una agile lettura del bilancio comunale con particolare attenzione alle politiche familiari. Indirizzata ai Consigli Pastorali e alle Associazioni favorisce una partecipazione attiva della comunità parrocchiale alla vita sociale e amministrativa del proprio comune.
– Politiche Familiari
Studio ed approfondimento dei testi dei quattro progetti di legge presentati alla competente Commissione Consiliare regionale da diversi gruppi politici, affinchè costituissero la base e lo spunto per la nuova legge sulle politiche familiari. Esame critico-propositivo del testo finale licenziato dalla Commissione Consiliare sul finire della legislatura e che, per questo motivo, non ha trovato un idoneo spazio di discussione in aula consiliare.
– Predisposizione di un intervento
In occasione delle elezioni regionali, all’interno del programma della Formazione diocesana all’impegno Sociale e Politico, il gruppo ha preparato un momento introduttivo di analisi su quanto la Regione Veneto aveva realizzato nel corso della sesta legislatura su due ambiti particolarmente importanti: le Politiche sociali e familiari ed il Federalismo. Partendo da realtà oggettivamente analizzate si è cercato di interpellare la progettualità di chi si proponeva alla guida del territorio (ed in particolare dell’Assessore regionale uscente alle Politiche Sociali Raffaele Zanon della lista “Galan”, e del candidato della lista “Cacciari”, Franco Frigo) per “…capire e verificare con spirito costruttivo i progetti che in tali ambiti le due coalizioni intendevano portare avanti nel corso della nuova legislatura…”.
– Confronto tra “politici cattolici impegnati in politica”
Le politiche sociali coinvolgono la sensibilità di tutta la popolazione ed in particolare dei cristiani: pertanto richiedono concretezza di risposte da parte delle realtà istituzionali. La campagna politica per le elezioni amministrative 2001 aveva raggiunto toni polemici e conflittuali mai riscontrati in precedenza. Per verificare la possibilità di spazi di confronto leale e costruttivo tra i cristiani presenti nelle varie forze politiche è stato organizzato in data 19.1.2001 presso il Centro Toniolo un incontro con politici, amministratori locali e mondo dell’associazionismo sul tema della famiglia e della sua crisi. In apertura, il gruppo ha fissato, come base di partenza della discussione, alcuni punti fermi sui quali hanno espresso successivamente le loro opinioni il nuovo Assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto De Poli ed il Consigliere regionale di opposizione Margherita Miotto (particolarmente esperta sulla materia). Molti sono stati anche gli interventi dei numerosi presenti (politici, amministratori locali e provinciali, rappresentanti di associazioni ecc.) che hanno apprezzato l’opportunità di dialogo e confronto.
– Approfondimento e proposte operative relative alla legge 8 marzo 2000, n. 53
“Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città”, nella parte relativa al “coordinamento dei tempi di funzionamento delle città e la promozione dell’uso del tempo per fini di solidarietà sociale”.
Continuando e integrando la ricerca sul tema delle “Politiche familiari”, il gruppo ha elaborato un documento propositivo riguardo all’attuazione della citata legge 53/2000 che è stato fatto pervenire alla Regione del Veneto e altre realtà sociali e associative.
In accordo con il percorso effettuato e con la disponibilità della documentazione raccolta, lo stesso tema è stato approfondito anche da un gruppo di lavoro della Formazione S.P. che ha formulato proposte operative sui tempi delle città alla Amministrazione Comunale di Padova che sta per attivare un “Ufficio Tempi”.
Anche in questo caso, come da prassi, si è partiti dal raffronto tra le soluzioni proposte dalla Regione, attraverso i suoi progetti di legge, con quanto statuito dalla legge statale e quanto fatto da altre realtà regionali e locali si è sviscerato il tema. Alcuni incontri “mirati” hanno consentito di prendere diretta conoscenza di alcune tematiche come le Banche del Tempo (Presidente della Banca del tempo di Padova) e un esempio di politiche dei tempi (responsabile Ufficio Tempi della città di Cremona).